La scuola è stato uno dei primi settori a chiudere con l’emergenza sanitaria. Da subito è stata attiva la didattica a distanza per non far perdere ore preziose di lezione agli studenti. Ma non tutti possono accedere a questo servizio. Non in tutte le famiglie c’è un pc per potersi collegare alla piattaforma online. Non tutti possono seguire lezioni a distanza come ci raccontò qualche settimana fa l’educatrice de La Casa dei Cristallini di Napoli Debora Divertito.

Lo Stato non ne aveva contezza. Ed il suo intervento per far fronte a questa necessità è arrivato in un secondo momento. Intanto diverse realtà si sono organizzate autonomamente. Come a Camposano, dove il Comune ha donato tablet a tutti gli studenti. Altre con il supporto di organizzazioni. Come la Open Arms. L’ong spagnola ha donato tablet in alcune zone di Napoli e Torino. Poi ha lanciato il progetto Open Arms Italia per la scuola. Una raccolta fondi finalizzata all’acquisto di dispositivi necessari per seguire la didattica a distanza attiva sulla piattaforma Produzioni dal Basso.