Nuove tecnologie per salvare la natura

Nuove tecnologie per salvare la natura

Ricordare l’adozione della Convenzione sul Commercio Internazionale su Fauna e Flora Selvatica Minacciate

Domenica 3 marzo ricorre la Giornata mondiale della vita selvatica. Appuntamento istituito il 20 dicembre 2013, in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni unite, con l’obiettivo di ricordare l’adozione della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Fauna e Flora Selvatica Minacciate di Estinzione (Cites) avvenuta il 3 marzo 1973.

Una ricorrenza estremamente importante per me e i tanti amici e amiche con cui da anni condivido l’impegno quotidiano nelle attività di antibracconaggio, di studio, ricerca e tutela della fauna selvatica. Ricorrenza che quest’anno è dedicata al ruolo da protagonista che tecnologia e innovazione possono recitare nelle odierne strategie di conservazione della natura selvatica.

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Abbiamo infatti la necessità di puntare forte sulle nuove tecnologie se vogliamo invertire quella tendenza drammatica degli attuali modelli di consumo che dal 1970 a oggi hanno fatto si che le popolazioni dei vertebrati sulla Terra, come pesci, anfibi, rettili, mammiferi o uccelli, sono crollate in media del 69%, con picchi addirittura del 94% in America Latina e nei Caraibi.

Una vera e propria emergenza planetaria alla quale occorre porre rimedio in tempi rapidissimi, sicuramente attraverso strumenti normativi come la “Nature Restoration Law”, la legge europea per il ripristino degli ambienti naturali, approvata proprio qualche giorno dal Parlamento Europeo, ma anche attraverso una serie di investimenti mirati alla protezione degli ecosistemi che possono trovare una grande efficacia proprio nelle nuove tecnologie di monitoraggio e prevenzione delle criticità ambientali sui nostri territori.

@VinsViglione

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