Sport e terzo settore nel decreto aiuti quater

Sport e terzo settore nel decreto aiuti quater

Previsto per le imprese il rateizzo fino a 36 mesi le bollette, così come importanti novità su superbonus e cessione del credito

«Il dl Aiuti Quater metterà a disposizione ulteriori fondi per lo sport ed il terzo settore: incremento di ulteriori 10 milioni che si sommano ai 50 già stanziati per contributi a fondo perduto volti a fronteggiare i rincari dovuti alla crisi energetica, ne potranno usufruire tutti gli organismi sportivi che gestiscono impianti sportivi e natatori». A dichiararlo è Marco Perissa, deputato di Fratelli d’Italia, segretario della commissione Cultura, scienza e istruzione e consigliere nazionale del Coni.

«I 120 milioni già stanziati per gli enti di terzo settore che gestiscono servizi sociosanitari e sociali rivolti a persone con disabilità al fine di sostenere i rincari dovuti alla crisi energetica verranno incrementati di ulteriori 50 milioni che saranno messi a disposizione delle associazioni di terzo settore che erogano i medesimi servizi rivolti agli anziani», specifica Perissa. Questa somma si sommerebbe, secondo il deputato, «ai 50 milioni già stanziati per gli altri enti di terzo settore al fine di sostenere le maggiorazioni nell’acquisto di energia». Il decreto in questione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 18 novembre 2022, prevede la possibilità per le imprese di rateizzare fino a 36 mesi le bollette oltre importanti novità sul superbonus e sulla cessione del credito.

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Sul bonus 110%, come ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un incontro con Confartigianato «lo Stato ce la mette tutta ma forse adesso le banche qualcosa di più possono fare visto che qualche provvigione importante fin qui è stata guadagnata». Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un passaggio del suo intervento all’assemblea di Confartigianato. «Ci preme – ha spiegato Meloni – il tema del pregresso: ci troviamo cassetti fiscali pieni e cessioni dei crediti ferme. Nel Dl aiuti quater abbiamo introdotto una norma che consente di scaricare il costo in 10 anni invece di 5, per cercare di liberare i cassetti fiscali delle banche e favorire la cessione di nuovi crediti».

«Sul tema degli esodati del 110%, ovvero quelli che si trovano in condizione di difficoltà perché lo Stato fa delle norme di cui ti fidi ma che poi non funzionano, faremo – ha sottolineato la presidente – tutto quello che possiamo per dare una mano, purché anche altri ci diano una mano e vi ho detto a chi sto parlando».

@dalsociale24

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