Il cognome a figli di coppie omogenitoriali

Il cognome a figli di coppie omogenitoriali

L’appello del Comune di Torino a pochi giorni dal pronunciamento della Corte d’Appello sul doppio cognome al figlio di due donne

Lo scorso luglio la Settima sezione del tribunale di Torino ha rifiuto a una coppia formata da due donne di dare al loro figlio il doppio cognome. Il sindaco Stefano Lo Russo ha annunciato che l’amministrazione comunale ha deciso di costituirsi in giudizio contro la decisione del Tribunale. Una decisione che però è figlia di un vuoto legislativo, che non chiarisce la possibilità della registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali. «In Italia in questo momento c’è una grande discriminazione perché, non avendo una legge, il fatto di scaricare sui sindaci e i tribunali queste questioni produce differenze inaccettabili dei diritti dei nostri cittadini. Non è tollerabile che a seconda di dove si è residenti si abbia, oppure no, un diritto di questo tipo», ha sottolineato il sindaco di Torino.

Ogni Comune si muove sulla base del proprio orientamento politico. Torino è stato il primo Comune, nel 2018, a registrare all’anagrafe il figlio di una coppia omogenitoriale. Si trattava del figlio dell’allora consigliere di opposizione del Pd Chiara Foglietta. In tre anni – dall’amministrazione a guida Chiara Appendino del M5S a quella attuale del Pd – sono state 79 i figli di coppie omosessuali registrati presso l’anagrafe del capoluogo piemontese. Atti amministrativi che sarebbero cancellato qualora il prossimo 18 febbraio la Corte d’Appello di Torino confermi la decisione del primo grado di giudizio.

«La priorità è la difesa dei diritti delle persone coinvolte, ma la nostra azione ha anche una importante valenza politica perché è dai Comuni che parte la maggiore spinta per cambiare questo Paese che su questo fronte è troppo indietro», ha aggiunto il sindaco Lo Russo. E proprio dal parlamento è arrivato un segnale di vicinanza alla scelta del primo cittadino torinese. La senatrice del M5S Alessandra Maiorino ha evidenziato quanto sia «necessario un intervento normativo che ponga fine a qualsiasi tipo di discriminazione o disparità da territorio a territorio». La stessa ha fatto sapere che sta per depositare un disegno di legge in materia di matrimonio egualitario. «È un tema non più rinviabile, per rispetto autentico della nostra Carta Costituzionale e nell’interesse dei minori», ha aggiunto la Maiorino.

@dalsociale24



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