L’emergenza da Covid-19 ha colpito tutti. C’è chi ne ha risentito più e chi meno. Chi sotto il profilo sanitario, chi sociale, chi economico. Chi più d’uno. Le categorie più fragili sono senza dubbio quelle maggiormente penalizzate dalla pandemia. Come gli anziani ed i bambini, che per differenti motivi subiscono ancora le ripercussioni della prima ondata anche se siamo già nella seconda. Per molti di loro questo natale non sarà lo stesso degli anni passati. C’è chi non potrà passarlo con i propri cari che vivono in altre regioni.

La mancanza dell’affetto di un familiare difficilmente si può colmare. Così come è difficile colmare le rinunce che molti hanno dovuto fare causa restrizioni economiche dovute all’emergenza. Ma c’è chi ci prova. C’è chi prova a dare sostegno nonostante il periodo difficile che stiamo attraversando. Soprattutto a tavola. Soprattutto per quelle categorie più fragili come anziani e bambini. Figli in Famiglia di Napoli sabato 19 dicembre donerà un pasto caldo ad un centinaio di famiglie dei bambini con i quali opera quotidianamente. L’iniziativa, in collaborazione con l’Unione Regionale Cuochi Della Campania, sosterrà diversi bambini del quartiere di San Giovanni a Teduccio. Nelle case di questi bambini, assieme ai cuochi, ci saranno anche dei volontari dell’organizzazione che, travestiti da Babbo Natale, porteranno dei doni ai più piccoli.

Cambiando latitudine non cambia l’iniziativa. A Cecina, in provincia di Livorno, saranno gli anziani i destinatari della solidarietà in cucina. Auser Cecina e l’associazione nazionale Carabinieri doneranno 50 pasti gourmet ad altrettanti anziani soli del territorio. A preparare le pietanze saranno gli chef stellati Andrea e Daniele Zazzeri, proprietari del ristorante La Pineta di Marina di Bibbona. Saranno i volontari Auser a consegnarli, durante le festività, agli anziani.

Il progetto prevede anche una campagna antisprechi rivolta al comparto della ristorazione. Le due associazioni hanno lanciato un appello alle attività del territorio per il rispetto della normativa antisprechi prevista dalla legge 166/2016, chiedendo di favorire il recupero e la donazione dei prodotti alimentari in eccedenza.



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