Napoli, disabili senza assistenza

Napoli, disabili senza assistenza

La storia di G., costretta ad accudire sua madre h 24 per le mancanze del Comune di Napoli

Il Comune di Napoli non paga gli assegni di cura da giugno 2019. E senza queste risorse molte famiglie sono costrette a fare a meno dell’assistenza domiciliare. «Senza l’assegno di cura non possiamo avere l’assistenza per mia madre». A denunciarlo è G., una donna dell’area ovest della città. Per questo ogni necessità è a suo carico. Già qualche tempo fa la donna aveva lasciato il lavoro «per accudire mia madre. Le esigenze sono molte. Per questo non ci possiamo permetterci un aiuto fisso. Chi accudisce un disabile grave vive una condizione di carcere a vita».

La famiglia deve dunque sostenersi con l’assegno di cura, che sarebbe pari a 1200 euro, e ad una pensione da lavoro di 450 euro della signora con disabilità. «Questo ennesimo prolungamento dei tempi ci crea un ulteriore disagio. Anche negli aspetti pratici. Per fortuna mia fratello mi aiuta con alcune commissioni o recandosi presso gli uffici pubblici per espletare alcune necessità burocratiche».

I tempi per le persone con disabilità sono importanti. Soprattutto per le disabilità gravi. E a maggior ragione quando si tratta delle cure. «Spesso mia madre non può attendere i tempi che decorrono all’atto di prenotazione di una visita nel pubblico. Siamo dunque costretti a servirci di un professionista privato. Un’altra spesa gravosa che ricade sulle nostre spalle. Per non parlare della burocrazia: ogni anno si deve riattivare procedura», racconta G.

Con l’assegno di cura spettano anche una fornitura dei pannoloni che corrispondono a quattro al giorno. «Ma non sempre bastano. Possono servirne di più e quindi sono costretta ad acquistarli. Così come per le traverse». Oltre a questo sono fornite quattro ore settimanali di assistenza tra logopedista, fisioterapista e un’assistenza per la doccia, «che dunque mia madre fa una volta a settimana», evidenzia G.

Fino a qualche mese la signora con disabilità di Napoli ovest poteva usufruire di un sostegno di qualche ora da parte di un Osa. «Ora non stanno lavorando perché non pagati. Il Comune – conclude G. – deve assicurarci il pagamento degli assegni di cura almeno ogni due mesi. Non possiamo aspettare un altro anno per ricevere ciò che ci spetta. Siamo stufi di correre dietro ai politicanti».

Ciro Oliviero

Redazione
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