Coronavirus, in Svezia lo spot è in 24 lingue

Coronavirus, in Svezia lo spot è in 24 lingue

La campagna del governo scandinavo

Le prime ad accusare difficoltà nell’emergenza sanitaria sono le persone fragili. Tra queste ci sono senza dubbio i migranti. In alcuni casi è difficile far arrivare a tutti il messaggio con le disposizioni per il contrasto alla diffusione del Coronavirus. Tra loro ci sono persone che non parlano bene la lingua del Paese in cui sono rifugiati o comunque ospitati. Per far fronte a questa difficoltà il mezzo più facile per arrivare a tutti è il video.

Le prime a sperimentarlo sono state le cooperative del gruppo Co&So che gestiscono centri di accoglienza a Firenze, Pistoia e Lucca. Oltre al racconto in video in dieci lingue delle norme di comportamento legate all’emergenza Coronavirus le cooperative toscane hanno avviato anche un percorso di mediazione culturale online.

Poi ci ha pensato la Svezia. Il governo ha deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione sul Covid-19 rivolta ai migranti. Spot radio e schede informative su come evitare il contagio realizzati in 24 lingue, tra le quali il somalo, il persiano, l’arabo e l’uzbeko. Ed anche i Comuni hanno fatto la propria parte affiggendo manifesti in più lingue. Al contempo le comunità di stranieri diffondono le notizie sui social media. La Svezia è il Paese europeo con minori restrizioni. Sono ancora aperte infatti attività come bar e ristoranti.

Redazione
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