Che ne sarà della scuola a settembre?

Che ne sarà della scuola a settembre?

Le istituzioni nazionali ed internazionali sono concordi che il numero dei contagi può consentire il rientro a scuola in presenza, ma De Luca ne dubita

Per il sottosegretario all’Istruzione Barbara Floridia a settembre gli studenti dovranno tornare in classe senza se e senza ma. Gli organismi internazionali di controllo della salute come l’Oms e l’Ecdc concordano sulla necessità di riprendere la scuola in presenza. Rimarcando anche che, anche con le varianti, i contagi in classe non sono cresciuti. A leggere le dichiarazioni delle ultime settimane del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, non si sa se queste misure varranno anche per la Campania. Il governatore ha sottolineato che non ci sono ancora abbastanza vaccinati tra gli studenti (sotto i 12 anni non ci si può vaccinare) e che deciderà solo ad agosto sul futuro della didattica in presenza.

«Non c’è motivo di rimandare», spiega a dalSociale24 la scienziata Clementina Sasso. «Anche il sistema di Green Pass europeo ha chiarito che non si può trattare in modo diverso chi è vaccinato o meno. Anche se ha scelto di non vaccinarsi», aggiunge colei che aveva portato la dad in tribunale. La Rete Nazionale Scuole in Presenza sta scrivendo alle istituzioni di ogni ordine e grado per sottolineare gli aspetti scientifici della necessità di far ripartire la scuola in presenza. «Stiamo spingendo per avere dei protocolli sul tracciamento, chiedendo un protocollo nazionale per la ridefinizione dei contatti stretti. Quello adottato dal Veneto controllava solo chi aveva avuto un contatto stretto, testava gli studenti con tamponi rapidi e, in caso di positività, metteva in quarantena solo i compagni di banco. Anche perché esiste anche il distanziamento», racconta Clementina Sasso.

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Una decina di giorni fa l’assessore alla Salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, aveva detto che avrebbero lasciato in dad gli studenti non vaccinati. «Una questione di discriminazione inaccettabile» per la Sasso, che ricorda che il Cts si pronuncerà in via definitiva sulle precauzioni da adottare per il rientro in classe. «Noi spingiamo per evitare che sia indossata la mascherina, almeno per gli alunni sotto i 12 anni», aggiunge la scienziata napoletana. Intanto a fine settembre il Tar della Campania dovrebbe pronunciarsi sulla richiesta di danni psicologici per la chiusura delle scuole da parte della Regione Campania dopo il calo dei contagi.

@ciro_oliviero

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