Salgono a 8 i Comuni sciolti per mafia nel 2021

Salgono a 8 i Comuni sciolti per mafia nel 2021

Il commento del coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani

Squinzano (Lecce), Guardavalle (Catanzaro), Carovigno (Brindisi), Barrafranca (Enna), Marano di Napoli (Napoli), San Giuseppe Jato (Palermo), Villaricca (Napoli), Foggia. Sono queste le otto amministrazioni comunali sciolte quest’anno per infiltrazioni camorristiche. Il Consiglio dei ministri tenutosi nella giornata di ieri ha sciolto il comune campano e quello pugliese, a poche settimane dal voto delle amministrative, in programma il 3 e 4 ottobre. «Foggia è il secondo caso di città capoluogo, dopo Reggio Calabria, di città capoluogo sciolta per mafia in Italia. Questo conferma che le mafie da sempre sono interessate agli enti locali, oltre che ai livelli politici più importanti. Perché le mafie cercano sempre il controllo del territorio», ha detto a dalSociale24 il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani.

Nel 2020 le amministrazioni sciolte per mafia erano state 11. Con lo scioglimento di 21 Comuni e 26 decreti di proroga di precedenti scioglimenti il 2019, ad oggi, è l’anno con il maggior numero di provvedimenti dal 1991. Da quell’anno sono stati 593 i decreti ex art. 143 del Testo Unico sugli Enti locali. I Comuni commissariati attualmente sono 52. A questi vanno aggiunte le aziende sanitarie provinciali di Reggio Calabria e Catanzaro. «Quello che colpisce negli ultimi anni non è solo l’offerta di consenso sociale ed elettorale dei mafiosi verso i politici, ma è la ricerca di politici di voi dai mafiosi», ha aggiunto Romani.

«Come sta aumentando il rapporto tra criminalità organizzata e criminalità economica, i dati sugli scioglimenti ci dicono che è sempre più stretto il legame tra il mondo delle mafie e il mondo della mala politica, dentro la quale molto spesso una parte importante la fa anche la corruzione, che a differenza della violenza non spaventa i cittadini, non allarma, ma purtroppo come un tarlo nel legno danneggia pesantemente la democrazia del nostro Paese. Ecco perché – ha concluso il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico – noi dobbiamo vigilare anche in funzione delle prossime elezioni amministrative. Fare molta attenzione a chi i partiti metteranno in lista e un appello ai cittadini a votare non solo persone conosciute ma che siano oneste e competenti».

@ciro_oliviero



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