Amministratori sotto tiro nel 2019

Amministratori sotto tiro nel 2019

Per il terzo anno consecutivo in Campania il maggior numero di intimidazioni

Sono 559 gli atti intimidatori, di minaccia e violenza nei confronti degli amministratori locali censiti da Avviso Pubblico nel 2019. Una minaccia ogni 15 ore. Oltre il 75 per cento le province interessate (83). 336 i Comuni, registrando il dato più alto di sempre. Per la seconda volta nella storia di questo Rapporto sono stati censiti atti intimidatori in tutte le regioni d’Italia.

Per il terzo anno consecutivo la Campania è la regione in cui si è registrato il maggior numero di intimidazioni con 92 casi. Seguono la Puglia (71 casi), la Sicilia (66), Calabria (53), Lombardia (46). Quest’ultimo segna un record negativo per il centro-nord. Il Comune con il maggior numero di intimidazioni si trova in Campania: Napoli ne ha fatte registrare 41. Anche se in calo rispetto all’anno precedente del 13 per cento. Seguono Roma (24 casi), Cosenza (22), Foggia (21), Palermo e Torino (18), Salerno e Lecce (17), Milano (16) e Avellino (15).

QUANDO SI MINACCIA
La campagna elettorale si conferma il periodo in cui si riscontra il maggior numero di intimidazioni. Nel 2019 nel mese di aprile, infatti, se ne sono registrate 58. Raddoppia la percentuale di minacce rivolte ai candidati alle elezioni amministrative. Dal 5,4 del 2018 si è passati al 10 per cento dello scorso anno. In alcuni casi le vittime di intimidazione hanno deciso di ritirare la propria candidatura.

COME SI MINACCIA
Incendi (soprattutto al sud) ed aggressioni rappresentano le due principali tipologie di intimidazione. Per ciascuna delle tipologie si registra il 18,6 per cento dei casi. Anche qui le nuove tecnologie si ritagliano una fetta importante. Sono il 15 per cento le minacce registrate a mezzo social network (maggiormente al centro-nord). Seguono quelle verbali (12.6), invio di messaggi minatori (11.6), danneggiamenti (8), le scritte offensive o minacciose (6), l’invio di proiettili (4), l’utilizzo di esplosivi (2) e l’invio di parti di animali (1,6 per cento).

MINACCE DI ORIGINE MAFIOSA
Il 13 per cento dei casi (71 in totale) si sono verificati in 40 Comuni che, in un passato più o meno recente, sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa. 21 i consigli comunali sciolti per infiltrazione lo scorso anno sono stati. 26 le proroghe firmate dal ministro dell’Interno a precedenti scioglimenti. Dall’applicazione della normativa nel 1991, nel 2019 si è ottenuta la cifra più elevata.

Redazione
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