Villino bifamiliare, opera inedita della Ramondino

Villino bifamiliare, opera inedita della Ramondino

In questa opera inedita della scrittrice napoletana scomparsa nel 2008 c’è la convivenza forzata di due mondi in esilio

Fabrizia Ramondino «ha incarnato lo spirito migliore del ’68 e del post ’68 napoletano, quello meno ideologico e più attento al fare, all’incontro reale tra le persone, le classi, i generi, le generazioni, e all’utopia di trasformare ognuna di quelle relazioni». A scrivere queste parole sulla scrittrice napoletana scomparsa nel 2008 è stato Alessandro Leogrande. Parole riprese anche nella prefazione di Villino Bifamiliare, l’ultimo libro della Marotta&Cafiero, che è la trascrizione dell’opera teatrale inedita della Ramondino

In libreria da ieri – per la nuova collana teatrale I fiori di Grey, a cura di Roberto Andò – il libro racconta la storia di due coppie di coniugi dividono un villino situato in Alto Adige o nel Sud Tirolo. Da un lato un ex dirigente proveniente da un paese dell’Est dopo la caduta del muro di Berlino, accompagnato da una fedele moglie. Dall’altra parte un politico democristiano di fede cattolica sorretto da una moglie bigotta e sognatrice. La convivenza forzata di questi due mondi in esilio è al centro del testo di Fabrizia Ramondino.

Per il direttore editoriale della Marotta&Cafiero, Rosario Esposito La Rossa, quello della Ramondini è «un testo che fonde satira, analisi politica, storia con un mix di relazioni amorose e conflittuali. Un’opera che lascia il segno e che letta in questo periodo storico, forse, aggiunge un granello in più al grande ingranaggio della nostra storia».

@dalsociale24

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