Il Vaticano diventa plastic free

Il Vaticano diventa plastic free

Da gennaio niente più monouso

Una direttiva dell’Unione europea prevede che gli Stati membri debbano bandire la plastica monouso a partire dal 2021. Regioni come la Valle d’Aosta hanno deciso di iniziare un anno e mezzo prima. Anche molti comuni stanno aderendo alla filosofia plastic free. Ora punta al virtuosismo anche il Vaticano.

Lo Stato della chiesa era già stato messo sull’attenti nel sostegno all’ambiente dall’enciclica verde Laudato sì di papa Francesco. A seguito della promulgazione di quella aumentò la percentuale di raccolta differenziata. Dal 35 per cento del 2016 lo Stato è arrivato all’attuale 55 per cento. L’obiettivo, riferisce il responsabile del Servizio Giardini e Nettezza urbana, Rafael Ignacio Tornini, è il 75 per cento.

«Questo virtuosismo – spiega Torini – consente di portare a smaltire materiali che vanno a recupero. Più recuperi, più risparmi. Ad esempio, le batterie del piombo: ci viene riconosciuta una quota parte, oppure carta, olio alimentare. Oppure ancora, a costo zero viene smaltito l’olio delle macchine, cosa che se uno non fa in modo corretto, deve pagare».

Il responsabile del Servizio Giardini e Nettezza urbana ha sottolineato che il problema della plastica è molto sentito. «Noi facevamo lo sforzo di raccoglierla il più possibile, lo Stato ha fatto quello di limitare tutta la vendita della plastica monouso». Ora il Vaticano si prepara ad esaurire le scorte di plastica monouso entro l’anno.

Redazione
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