A Leopoli per sottoscrivere patti azione nonviolenta

A Leopoli per sottoscrivere patti azione nonviolenta

Una delegazione di soggetti della società civile, riuniti nel Mean, sarà in Ucraina dal 24 al 26 ottobre

Nei mesi scorsi è nato Mean, un progetto che vuole creare un ponte di dialogo solido tra società civile europea e quella ucraina e, se sarà possibile, anche quella russa. Un gruppo che vuole supportare l’Unione europea nella guida dei negoziati, perché si arrivi ad una tregua immediata del conflitto in Ucraina. Il Mean è formato da 35 organizzazioni della società civile italiana. La prima azione del gruppo fu una marcia a Kiev lo scorso 11 luglio. Il prossimo viaggio sarà a Leopoli. Una delegazione sarà a Leopoli, dal 24 al 26 ottobre. Alla delegazione si aggregheranno anche alcuni sindaci italiani, che hanno già dato la propria adesione ad un progetto sui Patti di azione nonviolenta.

«Costruiamo alleanze per una società nonviolenta attraverso la relazione tra le comunità italiane ed europee e le comunità ucraine dell’oblast’ di Leopoli. In particolare, i Patti di azione nonviolenta serviranno a supportare il grande lavoro svolto dai Sindaci dell’Ucraina ovest nell’accoglienza e nell’integrazione degli sfollati interni, provenienti per lo più dall’est del Paese sotto assedio. Ci occuperemo di come progettare la ripresa del turismo, dell’economia e della formazione giovanile. Non possiamo fermare la guerra, ma possiamo inventarci ogni strada per far avanzare la pace», ha sottolineato il portavoce del Mean, Angelo Moretti.

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Tra gli esponenti che prenderanno parte alla missione ci sono il fondatore di Labsus, Gregorio Arena, ed il coordinatore nazionale delle Anci regionali, Marcello Bedeschi. «Penso che una ricostruzione condivisa di tali beni comuni possa dare risultati migliori di una fondata unicamente sugli strumenti tradizionali (gare, appalti, progetti, etc.) sia sul piano materiale, sia soprattutto in termini di rafforzamento dei legami di comunità, del senso di appartenenza e della produzione di capitale sociale», ha detto Arena. «Auspico che questo viaggio ci porti ad una stretta collaborazione con i comuni e soprattutto con i sindaci ucraini. I sindaci capiscono le realtà profonde, le difficoltà, i bisogni delle proprie comunità e sanno quali e quanti danni si creino con le bombe nelle proprie città, la distruzione, la morte», ha aggiunto Bedeschi.

@dalsociale24

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