Durante il lockdown è stato registrato un incremento del 79,5 per cento di chiamate al numero antiviolenza 1522. Oltre 15 mila, con una media di 41 al giorno. Questo ha reso necessario uno sforzo maggiore degli operatori e delle reti che assistono le donne vittime di violenza. La principale difficoltà è stata l’accoglienza. Per questo è necessario incrementare i luoghi dell’accoglienza, le case rifugio. Una nasce proprio in questi giorni a Scisciano, in provincia di Napoli. La casa rifugio “Sabino Romano” si pone l’obiettivo della prevenzione contro ogni tipo di violenza di genere in un territorio, come quello dell’agro-nolano, in cui il fenomeno della violenza sulle donne è in costante aumento.

La Campania è al terzo posto nella classifica delle regioni italiane con più alto tasso di femminicidi e violenza domestica. Nella sola provincia di Napoli lo sportello rosa ha registrato il 24 per cento in più di aggressioni nel corso dei primi mesi di quest’anno. In aumento, in particolare, i casi di stalking e di violenza domestica. YaBasta e Nova Koinè intendono rendere la casa rifugio un presidio di tutela e autodeterminazione. Un progetto reso possibile anche grazie all’apporto economico di attori territoriali.

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Il percorso di accoglienza prevede anche step successivi. Dall’accompagnamento verso un processo di autonomia con il supporto psicologico e legale all’assistenza nell’accesso ai servizi fino all’orientamento alla ricerca lavorativa. L’inaugurazione della casa rifugi “Sabino Romano” avrà luogo domenica 4 luglio alle 19. L’appuntamento si celebrerà simbolicamente presso la sede operativa dell’associazione YaBasta!, sita in corso Umberto 51 a Scisciano. L’evento potrà essere seguito sulla pagina Facebook dell’associazione.

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