Da anni sono impegnati nel fornire le prime cure ai migranti che approdano a Trieste dalla rotta balcanica. Andrea Franchi e Lorena Fornasir sono marito e moglie. E sono i fondatori di Linea d’Ombra Odv, l’associazione nata nel 2019 attraverso la quale aiutano i migranti. Ieri mattina gli è stata perquisita casa, anche sede dell’associazione. Gli sono stati sequestrati cellulari e computer. Ed anche i libri contabili e altri materiali dell’associazione. L’accusa mossa nei loro confronti è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Accusa che i coniugi contestano «perché utilizzata in modo strumentale per colpire la solidarietà», si legge nel comunicato dell’associazione.

«Siamo indignati e sconcertati nel constatare che la solidarietà sia vista come un reato dalle forze dell’ordine. Oggi, in Italia, regalare scarpe, vestiti e cibo a chi ne ha bisogno per sopravvivere è un’azione perseguitata più che l’apologia al fascismo, come abbiamo potuto vedere il 24 ottobre scorso sempre in Piazza Libertà», si legge ancora nel comunicato di Linea d’Ombra. Ancora nelle scorse settimane Andrea e Lorena erano partiti alla volta del confine tra Croazia e Bosnia per portare aiuti alle persone bloccate alla frontiera ed a quelle che sono costrette a vivere nel campo di Lipa. 

Nella giornata di ieri la Questura di Trieste ha fatto sapere che è in corso una vasta operazione della Polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste, per contrastare «un’organizzazione criminale, finalizzata all’ingresso e al transito in territorio nazionale di immigrati irregolari, a scopo di lucro. L’attività investigativa è stata condotta dalla Digos di Trieste, supportata dal Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo Esterno della Dcpp/Ucigos».