Un Tavolo di confronto al ministero del Lavoro per discutere del Piano nazionale sulla non autosufficienza. L’incontro si è basato sull’analisi dei dati sulla spesa e sull’impiego del Fondo per la Non Autosufficienza. Quest’anno per il Fna sono stati stanziati circa 570 milioni di euro.

Nel corso dell’incontro è stato illustrata un’analisi del ministero del Lavoro dalla quale emerge che attualmente il fondo raggiunge solo il 5 per cento dei titolari di indennità di accompagnamento. In termini effettivi si arriva a circa 110 mila beneficiari, dei quali 50 mila gravissimi. L’ipotesi inizia prevedeva una sostanziale divisione al 50 per cento. Nei fatti non è così. In Molise ad esempio i gravissimi arrivano all’85 per cento. Anche al Mezzogiorno si tende a offrire maggiori garanzie ai disabili gravissimi.

Tra le realtà presenti al Tavolo anche la Fish. L’organizzazione, a margine dell’incontro, ha sottolineato che il Fna deve essere inteso come integrativo e non sostitutivo dei servizi di politiche sociali. Per il Piano per la Non Autosufficienza la Fish propone di monitorare la qualità della spesa delle Regioni. L’organizzazione ha inoltre proposto che le modalità di riconoscimento della condizione di disabilità vadano di pari passo con quanto previsto dalla Convenzione Onu.

Il Presidente di Fish, Vincenzo Falabella, ha detto che «sarà un percorso impegnativo e di intensa elaborazione per il quale però siamo attrezzati. Ad iniziare dall’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità all’interno del quale già abbiamo ampiamente condiviso molte riflessioni poi confluite nel secondo Programma d’azione».

All’incontro hanno preso parte le organizzazioni delle persone con disabilità, i sindacati, la Conferenza delle Regioni, l’Anci, L’Inps, il Forum del Terzo Settore. Per il governo erano presenti i sottosegretari al Lavoro, Claudio Cominardi, alla disabilità, Vincenzo Zoccano.