Il blitz dei militari dell’Arma ha portato all’arresto, a Palermo, di 46 persone. Si tratta di Settimio Mineo, ufficialmente gioielliere, ma nella realtà dei fatti il successore di Totò Riina. L’uomo sulla carta è titolare di un’attività commerciale in corso Tukory. Per gli inquirenti è il più anziano fra i boss della mala sicula. 
Lo scorso 29 maggio la nuova cupola di Cosa Nostra era tornata a riunirsi come non succedeva dal 1993. Il tentativo di ricostruire la Cupola mafiosa è naufragato grazie al lavoro della procura di Palermo diretta da Francesco Lo Voi. 
Tra i primi a commentare gli arresti il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che su Facebook ha scritto che «stamattina i carabinieri hanno arrestato il successore di Totò Riina ai vertici della Cupola provinciale della mafia. Grazie ad investigatori e militari per questo importante risultato.
Continuare a colpire forza militare e potere economico della mafia è indispensabile per garantire libertà e democrazia».