L’Orto in Corso 2.0 in pandemia

L’Orto in Corso 2.0 in pandemia

Con i prodotti saranno garantiti tra i 50 ed i 100 pasti al giorno ai senza fissa dimora accolti alla mensa dei poveri di Porta Capuana

Lo scorso anno la cooperative Vicoli in Corso a lanciato l’iniziativa L’Orto in Corso. Un progetto sociale che, attraverso un orto urbano, coinvolge i volontari della Società San Vincenzo de Paoli che gestisce la mensa dei poveri di Porta Capuana. I volontari collaboreranno alla realizzazione dell’impianto di uno nuovo orto negli storici giardini del complesso monumentale San Nicola da Tolentino.

Ieri è partita la seconda edizione del progetto che vuole essere anche barlume di speranza e simbolo di rinascita dalla pandemia. Iniziativa che si aggiunge al lavoro di riqualificazione territoriale e valorizzazione di risorse umane che Casa Tolentino porta avanti nei Quartieri Spagnoli dal 2014. Il progetto si arricchisce di un doppio valore sociale. I prodotti dell’orto a km0 si trasformeranno in piatti da donare ai senza fissa dimora.

«Questo progetto – dice Giuseppe Maienza di Casa Tolentino – nasce innanzitutto dalla nostra una volontà di non mollare. In un periodo in cui pensare al futuro è difficile, seminare speranza è fondamentale. La sinergia che si è creata vede coinvolta non solo la nostra impresa sociale, ma i volontari tra i senza fissa dimora che vengono accolti alla mensa di Porta Capuana. Questi ultimi usufruiranno anche del prodotto della terra che coltiveranno».

LEGGI ANCHE: A Porta Capuana una mensa per i più bisognosi

Secondo le stime dei referenti del progetto saranno coinvolti almeno due o tre volontari a settimana tra le persone senza fissa dimora che frequentano la mensa di Porta Capuana. Con i prodotti dell’orto urbano saranno garantiti tra i cinquanta ed i cento pasti al giorno.

@dalsociale24

Redazione
ADMINISTRATOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Skip to content