Migranti, l’italiano si insegna su Whatsapp

Migranti, l’italiano si insegna su Whatsapp

Grazie alla rete delle Scuole migranti 10 mila cittadini stranieri possono proseguire le lezioni

I social e più in generale la rete sono stati il mezzo per superare alcune barriere imposte dalle misure restrittive. Già a metà marzo a Firenze, Pistoia e Lucca le cooperative del gruppo Co&So avevano sperimentato la mediazione culturale online. Ma ci sono anche i corsi di italiano per stranieri via Whatsapp. Ad istituirli, all’indomani della chiusura delle scuole, era stata la rete delle Scuole migranti.

Ad oggi le scuole per rifugiati in Italia sono 94 a contano 10 mila iscritti. Tra il 2016 e il 2018 l’organizzazione ha raggiunto i 12 mila studenti. La regione che conta il maggior numero è il Lazio. L’obiettivo è arrivare al maggior numero di cittadini stranieri adulti. Come ricorda la coordinatrice della rete, Paola Piva, i corsi «sono completamente gratuiti, grazie agli insegnanti che lavorano su base volontaria».

Le lezioni si svolgono a gruppi di 3, in quanto il canale di messaggistica impone un massimo di 4 cellulari collegati per una videochiamata. Necessari dunque uno smartphone ed una connessione dati. I materiale vengono fotografati ed inviati agli studenti, che possono anche scaricarli dalla rete. Altri contenuti si trovano sul canale Rai Scuola o il sito del ministero dell’Istruzione.

Redazione
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