La missione sarà composta da tre autobus e sei van, che porteranno aiuti umanitari all’andata e al ritorno si riempiranno di profughi di guerra
Prima si salva e poi si discute. Questo il motto di Mediterranea Saving Humans, l’ong da anni impegnata nel salvataggio dei migranti in mare, grazie alle attività della nave Mare Jonio. Mediterranea ha deciso di non restare a guardare davanti alla catastrofe umanitaria generata dal conflitto in Ucraina. Mercoledì 16 marzo partirà, da Napoli e da Bologna, la missione Safe Passage in Ukraina. L’organizzazione si recherà al confine tra Polonia e Ucraina, tra Przemysl e Medyka, per portare aiuti umanitari e riportare in Italia le persone che stanno scappando dai bombardamenti.
La missione sarà composta da tre autobus e sei van, che porteranno aiuti umanitari all’andata e al ritorno si riempiranno di profughi di guerra, ma anche di siriani, afghani, senza alcuna distinzione di colore e nazionalità. Una missione messa in piedi in pochi giorni grazie all’aiuto di diverse realtà associative, imprenditoriali, istituzionali. Come la confederazione nazionale artigiani, Gesco, il Comune di Bologna, l’Arcidiocesi di Bologna, lo spazio Casetta Rossa di Roma. Ed ancora Officina 31021 di Mogliano Veneto, il Cantiere e lo Spazio di Mutuo Soccorso di Milano, Un ponte per di Napoli, Libera Portici.
Nella giornata di venerdì 19 marzo gli autobus con le persone in fuga dalla guerra ripartiranno alla volta dell’Italia, facendo tappa nelle città di Bologna, Roma e Napoli, dove l’arrivo è previsto per sabato 20 marzo.
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