Marotta&Cafiero pubblica Don DeLillo

Marotta&Cafiero pubblica Don DeLillo

Pubblicata per la prima volta in Italia la raccolta di saggi, su temi scomodi, di uno dei più grandi scrittori americani viventi

«Lo Stato totalitario vuole sopprimere la determinazione dello scrittore. Vuole fagogitare lo scrittore dissidente. In Occidente, ogni scrittore è assorbito, trasformato in prodotti per la colazione, divertimento in scatola. Ma più lo Stato tende al totalitarismo, più l’artista dissidente appare vivace. È così vivido e peculiare, così sfuggente all’assimilazione della macchina statale, che lo Stato deve trovare il modo di farlo sparire». Sembrano parole scritte in questi giorni per la situazione che si sta vivendo nell’est Europa. Un contrasto ai dissidenti in ogni forma, come quella adottata dalla Russia un paio di giorni fa: vietato alle radio di trasmettere la musica di artisti che non siano a favore del conflitto in Ucraina. Quelle appena lette sono invece un passaggio di uno dei saggi di Don DeLillo contenuti nel libro Nelle rovine del futuro, edito da Marotta&Cafiero.

In libreria da oggi, viene pubblicata per la prima volta in Italia la raccolta di saggi di uno dei più grandi scrittori americani viventi. Autore di oltre 20 libri tradotti in tutto il mondo. Ha influenzato scrittore come David Foster Wallace ed è stato vincitore del National Book Award. In questa raccolta di saggi affronta temi vari e scomodi. Dalle Torri Gemelle alla storia di J. Edgar Hoover. Una raccolta di saggi che affronta anche lo stato dell’essere scrittore.

«Un capolavoro assoluto che abbiamo l’onore di pubblicare. Queste sono pagine nelle quali l’immenso Don DeLillo non risparmia nessuno, con la sua penna prende a martellate la realtà che fa acqua da tutte le parti», commenta il direttore editoriale della Marotta&Cafiero, Rosario Esposito La Rossa.

@dalsociale24

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