Libro che prendi, libro che doni

Libro che prendi, libro che doni

I bambini possono prendere un libro in prestito e terminata la lettura riconsegnarlo e lasciarne un altro per consentire ad altri di poterne fruire

Molti bambini hanno voglia di leggere. C’è chi non riesce ad accedere ai libri. Altri non li hanno in casa e vengono accontentati passando il tempo davanti a tv e videogiochi. L’alternativa c’è. SI può leggere ed al tempo stesso socializzare e responsabilizzarsi. Come nel caso del progetto attivato lo scorso luglio al parco Viviani di Napoli. Little free library infatti prevede che i bambini possano prendere un libro in prestito. Terminata la lettura debbano riconsegnarlo e lasciarne un altro per consentire ad altri loro coetanei di poterne fruire. A realizzare la piccola libreria è stato Salvatore Mollo con il suo laboratorio di Falegnameria Sociale. A gestirla è il comitato del Parco Viviani.

Libro che prendi, libro che doni. Questo lo slogan dell’iniziativa realizzata nel polmone verde di via Girolamo Santacroce, tra i quartieri Vomero e Avvocata. Iniziative simili sono presenti in molti comuni. E non solo in Italia. Nata nel 2009 nello Stato del Wisconsin, negli Stati Uniti, la Little Free Library è un’organizzazione non profit che promuove gli scambi di libri di quartiere attraverso delle piccole casette in legno. Un’iniziativa che ha presi piede in Italia nel 2013, con l’installazione della prima casetta nel parco dell’Inviolatella Borghese, nel quartiere di Vigna Clara, a Roma.

C’è anche chi sullo scambio di libri ha costruito un pezzo di turismo, come il Comune di Macchiagodena in provincia di di Isernia. L’amministrazione, per ripopolare di turisti il borgo dell’appennino molisano, ha messo in piedi nei mesi scorsi l’iniziativa Portami un libro e ti regalo l’anima.

@dalsociale24

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