Il progetto è finanziato dal dipartimento Politiche per la famiglia, nell’ambito del bando EduCare
Accompagnare i giovani con sindrome di Down verso l’età adulta, aiutandoli a conquistare competenze e autonomia. Questo è lo scopo alla base della nascita dell’Aipd. Ed è anche lo scopo del progetto La mia casa è il mondo, che l’associazione ha messo in campo per la sperimentazione di esperienze di autonomia fuori casa. Divisi in gruppi da 5 persone, ciascuno seguito da un educatore e due volontari, i ragazzi saranno accompagnati ad esplorare l’esterno tenendo anche un diario fatto di immagini sui social su Facebook e Instagram.
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Il progetto è finanziato dal dipartimento Politiche per la famiglia, nell’ambito del bando EduCare. Per i prossimi sei mesi saranno coinvolti 45 ragazze e ragazzi con sindrome di Down, tra gli 11 e i 15 anni, provenienti delle sezioni Aipd di Belluno, Brindisi, Campobasso, Caserta, Catanzaro, Frosinone, Latina, Potenza, Trento. Rendere autonomi i ragazzi nell’uso della strada, dei mezzi di trasporto, del denaro, sviluppando capacità di collaborare. I luoghi di cui riappropriarsi spazieranno dal patrimonio artistico-museale, alla fruizione di concerti e spettacoli.
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