In Italia le vacanze sono poco accessibili

In Italia le vacanze sono poco accessibili

Il turismo delle persone con disabilità rappresenta una quota del 15 per cento nel mercato turistico globale

Un comune a cui viene assegnata una bandiera lilla non è un comune perfettamente accessibile. Forse non ne esistono per caratteristiche geografiche e presenza di edifici storici. Ma i comuni con bandiera lilla sono quelli che hanno lavorato sull’accessibilità turistica. La bandiera lilla è un premio a quei comuni. Nel 2022 sono state assegnate 45 bandiere lilla. In Italia ci sono 7.904 comuni. Quelli giudicati accessibili sono quelli lo 0,57 per cento. Numeri più che bassi. Ed in rappresentanza di sole 15 regioni. Quindi ci sono regioni dove non ce n’è neanche uno.

In Italia sono oltre 3 milioni e 150mila le persone con disabilità. Secondo il presidente del comitato Paralimpico asiatico, Majid Al-Usaimi, il turismo delle persone con disabilità rappresenta una quota del 15 per cento nel mercato turistico globale. Numeri importanti. Numeri che verosimilmente saranno in aumento nei prossimi anni. Per l’Istat fino a segnare un +70% entro il 2035. Il potenziale del mercato europeo è stimato in oltre 133 milioni di turisti. Questi non sono numeri fini a sè stessi. Significano anche entrate economiche per gli operatori turistici. Stimare potenzialmente sopra gli 80 miliardi di euro.

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Anche a queste persone deve essere garantito il diritto alle vacanze. A maggior ragione leggendo questi dati. Ad oggi, come sopra anticipato, in Italia sono pochi i territori che ci hanno provato.ancor meno quelli che ci sono riusciti. La regione con il maggior numero di comuni accessibili è la Liguria con dieci. Segue la Sicilia con nove bandiere lilla. Ci sono poi le Marche con cinque, Toscana e Sardegna con quattro.

Per Graziano Rossi, editore di Ghigliottina e persona con disabilità, «è necessario che ogni singola amministrazione, comunale, provinciale o regionale, inserisca, all’interno della propria normativa in materia di turismo, obblighi per ogni struttura ricettiva per una vera accoglienza di persone con disabilità. Solo così ci sarà parità di trattamento senza che individui con una o più difficoltà vedano trasformare una vacanza in un incubo».

@dalsociale24

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