Un igloo per proteggere i senzatetto

Un igloo per proteggere i senzatetto

A realizzare il rifugio in schiuma di polietilene e ricoperto da un foglio di alluminio, è stato l’ingegnere francese Geoffroy de Reynal

Negli ultimi due anni i senzatetto che vivono per le strade delle nostre città sono aumentati. Anche a causa della pandemia e nonostante i diversi progetti di accoglienza e reinserimento degli homeless lanciati in questi anni. Molte di queste persone hanno scelto di vivere in strada. Spesso rifiutano l’accoglienza presso strutture dedicate. Per consentire loro di ripararsi da freddo e pioggia l’ingegnere francese Geoffroy de Reynal, ha realizzato un piccolo rifugio caldo e impermeabile. Lo ha chiamato Igloo, perché ricorda le abitazione eschimesi. Realizzata in schiuma di polietilene, la costruzione è ricoperta da un foglio di alluminio. La temperatura interna raggiunge circa 60 gradi Fahrenheit.

L’idea gli è venuta dopo un periodo di lavoro in Montenegro, dove aveva avuto modo di scoprire che c’è un numero di clochard che vive per strada. Il primo rifugio è stato inaugurato ad Alfortville, periferia di Parigi. L’igloo è stato realizzato grazie ad una campagna di raccolta fondi attraverso la quale sono stati recuperati circa 20 mila dollari. L’intento di De Reynal è poter portare i rifugi in molte altre città. Soprattutto dove l’emergenza dei senzatetto è più forte. Ad esempio Chicago e San Francisco. Ma anche nelle grandi città francesi. Secondo una studio del 2012 dell’Istituto nazionale di statistica e studi economici sono circa 140 mila le persone senza fissa dimora per le strade francesi. Un aumento del 50 per cento rispetto al 2001.

@dalsociale24

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