Il cambiamento climatico, le varie emergenze ambientali che vivono anche molti territori italiani sono al centro degli interessi dei più giovani. Della cosiddetta generazione Z, ovvero i ragazzi nati dal 1995 in poi. Le loro esigenze, dubbi, speranze devono essere al centro delle scelte presenti. Perché sono quelle che prendiamo oggi a determinare il futuro. In parte già scritto anche dalla scelte del passato. Dalla politica non arrivano spunti in tal senso. Dall’attivismo molti. Dalla cultura una parte. E la scelta del Giffoni Film Festival di diventare green va in questa direzione.

Dal 27 al 30 aprile il festival campano lancia un’iniziativa rivolta alla generazione Z. «Verde Giffoni – Youth for the Present». Questo il nome dello spin off dedicato alla salvaguardia del pianeta. Quattro giorni all’insegna della sostenibilità. Non solo ambientale, ma anche sociale ed economica, declinata attraverso cinema, cultura, comunicazione, musica e innovazione. L’impegno del Giffoni viene da lontano. Già da alcuni anni, infatti, le manifestazione organizzate dal festival cercano di ridurre al minimo l’impatto sul territorio, attraverso scelte commerciali e di consumo sostenibili.

Nel corso del Verde Giffoni circa 400 ragazze e ragazzi, dai 14 ai 25 anni provenienti da tutt’Italia, si confronteranno con esperti di tematiche ambientali, artisti impegnati per la tutela del pianeta. «Verde Giffoni rappresenta la nostra nuova sfida e rientra perfettamente nel processo creativo che, da 52 anni, fa di Giffoni un caso unico al mondo. Un festival cinematografico capace di evolversi e dare voce alle nuove generazioni su tematiche che rappresentano, in particolare per i ragazzi, delle vere e proprie urgenze. La sostenibilità ne è una parola chiave», ha evidenziato il managing director di Giffoni, Jacopo Gubitosi.

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