Formare le forze dell’ordine alla nonviolenza

Formare le forze dell’ordine alla nonviolenza

La proposta fatta pervenire alla presidente del Senato

I movimenti nonviolenti italiani da tempo lavorano alla proposta di formare le forze dell’ordine alla nonviolenza. La prima proposta è del 2001, dopo i fatti del G8 di Genova. Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo numerosi e parlamentari di tutte le forze politiche presentarono un disegno di legge. L’ultima proposta è datata 21 marzo 2018. A presentarla la senatrice di Leu Loredana De Petris. La proposta di legge assegnata alla Commissione Affari Costituzionali del Senato non è mai stata discussa.

Un ulteriore invito al parlamento è arrivato lo scorso 10 giugno dal responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini. Nella sua lettera alla presidente del Senato Casellati, Sini ha invitato il parlamento a legiferare sul tema della formazione alla nonviolenza per le forze dell’ordine.

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In questa legislatura non è stata presentata nessuna proposta di legge sul tema. Per questo «abbiamo deciso di scrivere alla presidente del Senato», evidenzia il presidente del Movimento Nonviolento Mao Valpiana. Nella pratica la proposta si concretizzerebbe in corsi di formazione per le forze di polizia. Dai vigili urbani ai reparti operativi della polizia.

Valpiana racconta che «già c’è stata un’esperienza positiva negli anni scorsi col Comune di Palermo. Dopo i fatti di Genova del 2001 abbiamo realizzato un corso per i vigili urbani con il professor Andrea Cozzo dell’università di Palermo». Un corso simile si sarebbe dovuto realizzare anche con gli agenti della polizia locale del Comune di Venezia, «dopo che alcuni si era rifiutati di portare l’arma, ma poi non si è concretizzato», conclude Valpiana.

Redazione
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