Il capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale della Campania, Tommaso Pellegrino, ha scritto al ministro degli Esteri
Luigi Di Salvo non vede sua figlia da due anni. La bambina di quattro anni vine in Russia con la madre. Il padre della piccola denuncia che sua moglie ha portato la piccola Sofia fuori dal Paese senza il suo consenso nel settembre del 2018. E da allora la bambina, cittadina italiana, non è più rientrata in patria. Luigi che vive a Teggiano, in provincia di Salerno, non l’ha più rivista. Una situazione delicata. Una denuncia che è stata raccolta dal capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale della Campania, Tommaso Pellegrino. L’esponente renziano ha scritto al ministro degli Esteri Di Maio, sottoponendo la vicenda alla sua attenzione.
Per Pellegrino si tratta di una «situazione molto grave se pensiamo che la prima vittima è una minore di soli quattro anni». Di Salvio ha dalla sua parte il pronunciamento delle autorità e della Suprema Corte russe che hanno riconosciuto il reato di sottrazione di minore a carico dell’ex moglie. Nonostante questo «la polizia giudiziaria russa – spiega Pellegrino – non è stata finora in grado di eseguire le disposizioni delle sentenze e, da ultimo, tale esecuzione è stata resa ancora più complicata a causa del blocco di attività, a seguito della pandemia globale». Ricerche che sono partite un anno e mezzo fa.
Per questo il consigliere regionale campano ha chiesto a Di Maio «di seguire questo caso e di interessare gli organi competenti affinché si possa garantire la Giustizia e tutelare i diritti di un padre e di un cittadino italiano. Le chiedo altresì, se possibile, di intraprendere tutte le azioni necessarie nei confronti delle alte autorità russe presso le quali le autorità diplomatiche italiane sono state accreditate, affinché le sentenze vengano eseguite e si possa procedere al rimpatrio della piccola Sofia».
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