La Regione Emilia-Romagna crede nell’energia verde prodotta dagli scarti agricoli. Per questo la giunta regionale ha deciso di 6,8 milioni per finanziare impianti che producano energie rinnovabili da sottoprodotti o scarti agricoli oltre a impianti eolici, solari ed idroelettrici. Questa scelta non solo porterà benefici all’ambiente, ma anche opportunità di crescita per le aziende agricole. Le imprese interessate dovranno presentare le domande entro il 29 novembre.

Il bando servirà anche ad incrementare l’agricoltura sostenibile e a ridurre il consumo di combustibili fossili. Saranno infatti le aziende che vanno in questa direzione a poter beneficiare dei contributi. Tra gli interventi finanziabili l’installazione di caldaie alimentate a biomassa legnosa, sotto forma di cippato o pellets, oltre che la realizzazione di impianti per produzione di biogas. Potranno essere finanziati anche impianti che sfruttano altre fonti di energia rinnovabile come quella eolica, solare, idro-elettrica.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, ha spiegato che con questo bando «vogliamo dare anche ad altre aziende dell’Emilia-Romagna l’opportunità di integrare il proprio reddito aziendale così come è avvenuto nel 2016 con il primo di questi bandi che ha reso possibile l’attivazione di 56 interventi a fronte di circa 4,2 milioni di euro di contributi concessi. Un’occasione di crescita per gli agricoltori che va nella direzione di un’agricoltura che riduce le proprie emissioni e punta a divenire sempre più autonoma sul piano energetico».