DimOra! Pon Metro per i più fragili

DimOra! Pon Metro per i più fragili

Il progetto per l’accoglienza di soggetti fragili in povertà socio-sanitaria sviluppato nell’ambito dell’Asse 3 – Servizi per l’inclusione sociale

Il lavoro tra privato sociale e servizi pubblici paga. Soprattutto quando si tratta di costruire dei percorsi per i più fragili. Nel caso del progetto di Palermo ha premesso di mettere in piedi un graduale accompagnamento all’autonomia delle persone senza fissa dimora di Palermo. DimOra! Pon Metro ha accolto 114 persone. Cittadini che, dopo un periodo di accoglienza nei centri San Carlo, Centro Agape e Casa San Francesco, oggi hanno una vita diversa. Il progetto per l’accoglienza di soggetti fragili in povertà socio-sanitaria sviluppato nell’ambito dell’Asse 3 – Servizi per l’inclusione sociale del Pon Metro Palermo, si concluderà il prossimo 30 novembre. In questi tre anni hanno lavorato per garantire i servizi agli homeless la Caritas diocesana insieme alla coop La panormitana, il Centro diaconale valdese La Noce, l’istituto Don Calabria e la Crocerossa.

Le strutture di accoglienza hanno supportato i beneficiari anche in percorsi psicologici, di assistenza sanitaria, di socializzazione, formazione e orientamento al lavoro. 191 le istanze di residenza virtuale prese in carico, che hanno permesso ad altrettante persone di accedere ai servizi di assistenza sanitaria, di lavoro. Tra le persone senza fissa dimora c’è anche chi vuole restare in strada. E c’è chi non poteva essere accolto presso le strutture per una questione di disponibilità. Per questo il progetto ha attivato anche una Unità di strada per il primo contatto con chi si ritrova a vivere in condizioni di estrema marginalità. Alle persone che vivono in strada sono stati forniti beni di prima necessità ed un primo soccorso. Nel percorso è stata realizzata inoltre la mappatura dei luoghi di stazionamento dei senzatetto.

Oltre alle persone in carico ai servizi sociali sono state censite altre 364, delle quali 50 donne e 314 uomini. Lo scorso anno sono state 57 le persone che hanno ricevuto il Reddito di Cittadinanza e hanno poi trovato una casa e un lavoro. Quest’anno sono state già 35. Altre 29 persone sono state accolte in comunità alloggio per anziani, Sprar, comunità terapeutiche assistite e case rifugio per vittime della tratta sulla base del loro vissuto e stato di salute.

@dalsociale24

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