Cresce l’antiziganismo in Europa

Cresce l’antiziganismo in Europa

A denunciarlo l’associazione per i Popoli Minacciati di Bolzano

Ogni giorno ricorrono diversi anniversari. Il 2 agosto è anche la giornata in ricordo dello sterminio di rom e sinti perpetrato durante la Seconda guerra mondiale. Settantacinque anni fa lo sterminio dello Zigeunerlager nel campo di Auschwitz-Birkenau. Più di 4mila persone furono uccise nelle camere a gas in un solo giorno. A distanza di tre quarti di secolo l’antiziganismo cresce. A sottolinearlo l’associazione per i Popoli Minacciati di Bolzano.

Per l’associazione «mancano strategie europee. Il decennio europeo per l’inclusione dei Rom è terminato solo cinque anni fa, ma tuttora non vi è alcuna strategia europea su come tutelare e sostenere le minoranze europee dei sinti e rom», scrive l’associazione per i Popoli Minacciati in un comunicato. Nella nota si legge che «la situazione dei sinti e rom è disastrosa» e che «l’Ue fa finta di niente e, anzi, sembra brillare per la completa mancanza di strategie di tutela contro la crescente discriminazione dei popoli romaní». L’associazione ha detto di sperare in un intervento della neo presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Sulla vicenda sono intervenute anche le Chiese cristiane d’Europa che, in un comunicato, hanno scritto che «la Giornata di oggi serva da monito per non cadere nella discriminazione in atto ancora oggi verso questo grande gruppo minoritario in Europa» in quanto la stigmatizzazione contro i rom «non è un ricordo del passato».

Redazione
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