Sommossa di un gruppo di detenuti della casa circondariale di San Vittore a Milano. Questa mattina i carcerati hanno inscenato una rivolta per protestare contro le restrizioni dovute all’emergenza Coronavirus. Alcuni di loro sono saliti sul tetto del carcere. Sul posto si sono recate le volanti della polizia. Il caso non è isolato. Nei giorni scorsi infatti sommosse simili si erano verificate nelle carceri di Modena, Salerno, Frosinone, di Poggioreale a Napoli e al Pagliarelli ed all’Ucciardone di Palermo.

Questa mattina una rivolta è scoppiata anche nel carcere di Foggia. In questo caso alcuni detenuti sono riusciti ad evadere dopo aver divelto un cancello della block house, la zona che li separa dalla strada. A bloccarli all’esterno dell’istituto penitenziario le forze dell’ordine. Nel frattempo un altro gruppo si sta arrampicando sui cancelli perimetrali della casa circondariale. Sul posto sono stati inviati agenti di polizia e carabinieri, oltre ai militari dell’esercito.

Nella rivolta al carcere di Modena i pazienti hanno assaltato la farmacia. Dei 18 soccorsi la maggior parte è stata curata per intossicazione. Il bilancio della sommosa nel carcere Sant’Anna di Modena riporta anche sei casi di decesso per overdose da farmaci, in particolare metadone. Il numero sembra destinato a salire. 4 detenuti sono in prognosi riservata, ricoverati in terapia intensiva. Nella rivolta sono stati feriti anche due medici, un coordinatore infermieristico e sette infermieri impegnati nell’assistenza ai detenuti. Motivo delle rivolte è la notizia della cessazione dei colloqui con i familiari come previsto dal decreto di contenimento del Coronavirus.

Ciro Oliviero




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