Cinema per scuola, Schermi in classe

Cinema per scuola, Schermi in classe

L’intervista al coordinatore del progetto Enzo Bevar

Il 5 luglio era partita da Assisi la carovana Libero Cinema in Libera Terra 2019 che ha girato l’Italia con il festival di cinema itinerante contro le mafie, che ha avuto come tema cardine quello delle migrazioni. Ma il festival non è l’unico mezzo con cui Libera porta in giro i temi dell’antimafia. Il 23 ottobre è infatti partito da Parma Schermi in classe, l’innovativo progetto culturale promosso da Cinemovel Foundation e proprio da Libera che anche quest’anno porterà il cinema sul grande schermo nelle scuole italiane.

Il coordinatore del progetto, Enzo Bevar, ha sottolineato a dalSociale24.it che dal 2011 Cinemovel ha iniziato a portare il cinema nelle scuole. «Per raggiungere il risultato che ci aspettavamo abbiamo stratificato un percorso che parte dalle immagini che i ragazzi utilizzano quotidianamente. Ognuno dei ragazzi trova il canale che preferisce e poi si passa alla discussione delle ricerche che hanno fatto gli studenti». Poi la proiezioni con una discussione con un autore, il regista o un ospite esperto del tema in oggetto della pellicola.

«Gli studenti sono la arte migliore della società in cui viviamo. Se c’è uno spazio dove possono confrontarsi vengono fuori delle riflessioni molto interessanti», ha detto Enzo Bevar. Domani e dopodomani la carovana sarà all’Ic Raffaello di Roma, mentre la prossima settimana arriverà a Messina, poi a Polistena, in provincia di Reggio Calabria nella piana di Gioia Tauro, per poi risalire fino a Bologna e a Lecco.

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Sostenuto da Miur e Mibac, Schermi in classe è la prima proposta nazionale di cinema itinerante e comunicazione sociale per le scuole sul tema delle mafie e della criminalità organizzata. Si va dai documentari Biutiful cauntri, Before the flood, La nave dolce ai biopic su Peppino Impastato, Giancarlo Siani, Pippo Fava, Don Puglisi e Lea Garofalo alle commedie di Pif, La mafia uccide solo d’estate, e L’ora legale di Ficarra e Picone, fino ad Anime nere di Francesco Munzi. «Un film che funziona tanto è La guerra dei cafoni, un riemergere della lotta di classe che spiega come si sono inserite le criminalità organizzate in questa storia», ha raccontato Bevar.

Durante il percorso gli studenti incontreranno anche personaggi del mondo del cinema come Valerio Mastandrea, Daniele Vicari, Davide Barletti, e giornalisti come Federica Angeli, Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo. Dopo aver visitato tredici città e quindici scuole, con un bagaglio di ventidue film e un pubblico di 2.500 studenti Schermi in classe si concluderà il 13 dicembre a Sulmona.

Ciro Oliviero

Redazione
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