L’emergenza da Covid-19 ha causato un terremoto all’interno del sistema contributivo. L’Inps si è trovata a gestire una mole di pratiche di bonus per imprese e categorie lavorative, di cassa integrazione per milioni di lavoratori. Una mole di lavoro che dai primi mesi dell’emergenza ancora non è stata smaltita. Secondo l’aggiornamento quindicinale relativo ai pagamenti di cassa integrazione in periodo Covid sono ancora 12mila i lavoratori in attesa del primo pagamento della cig relativa ai mesi di marzo ed aprile e disponibile a partire da maggio.

Al 3 novembre sono oltre 13 milioni i lavoratori che hanno beneficiato della cig, ovvero il 99,65 per cento degli aventi diritto. In attesa di un primo pagamento sono dunque circa 12mila, di cui oltre 6mila sono relativi a richieste presentate (SR41) nel mese di ottobre. Quelle relative ai primi mesi dell’emergenza, fa sapere Inps, sono oggetto di una interlocuzione diretta con le aziende per risolvere caso per caso i problemi di diversa natura nella domanda.

Le richieste del mese di ottobre sono state evase al 73 per cento, raggiungendo 781.967 integrazioni mensili. Restano ancora da pagare 267.625 trattamenti. In questi mesi tra cig dirette e conguaglio alle aziende Inps ha gestito pratiche per 6,5 milioni di lavoratori.