Casalnuovo, furto al bene confiscato

Casalnuovo, furto al bene confiscato

L’appello di Angelica Romano della coop sociale Ars

L’emergenza sanitaria non ferma la criminalità. Nel pomeriggio di ieri qualcuno si è intrufolato nel bene confiscato affidato alla cooperativa sociale Ars – in memoria di Alberto Rosario e Salvatore a Casalnuovo di Napoli. Portata via la legna accatastata dai volontari prima dell’emergenza Coronavirus. Chi si è introdotto ha forzato il container adibito a deposito e ha rubato il decespugliatore da poco acquistato ed altri attrezzi.

Angelica Romano, presidente della cooperativa sociale Ars e referente Libera Casalnuovo, dice che «sono tempi difficili, lo capiamo. Come volontari abbiamo messo su diverse azioni per sostenerci gli uni con gli altri in questi giorni. Un numero di riferimento per l’ascolto e supporto psicologico, una raccolta fondi per le famiglie che sono in difficoltà».

La presidente della coop sottolinea che «cerchiamo di preservare il verde in un’area dove ha vinto la cultura del cemento, in piena Terra dei Fuochi, con un livello di inquinamento atmosferico tra i più alti». Per questo ha lanciato l’appello a chi ha portato via quegli attrezzi di farli ritrovare ai volontari. «Quel fondo, quel terreno dedicato ad Alberto Rosario e Salvatore, tre giovani vittime innocenti della camorra, è uno spazio che serve a tutta la comunità. Violandolo – aggiunge la Romano – hanno sottratto a tutti noi, ma anche a loro stessi. Quei pochi mezzi che siamo riusciti a comperare nel tempo servono proprio a prendersene cura per tutta la comunità».

Libera Campania esprime la propria solidarietà agli operatori della cooperativa ed ai volontari del presidio di Libera Casalnuovo è stato restituito alla collettività. Un attacco che non è solo. Sabato infatti era stata presa di mira la sede del presidio di Libera Città di Caserta, oggi al bene di Casalnuovo.

Redazione
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