La situazione dei campi in Grecia e Bosnia

La situazione dei campi in Grecia e Bosnia

L’intervista alla presidente dell’organizzazione Il Pulmino Verde Fernanda Torre

La Grecia ad aprile ha messo in quarantena due campi. Si tratta di Malakasa e Ritsona, a 40 e 70 chilometri da Atene. Scelta dettata dall’alto numero di contagi da Coronavirus riscontrati tra i migranti. Sono luoghi non idonei alla gestione di un’emergenza sanitaria come quella che stiamo affrontando. La situazione sulle isole è ancora più complicata. Lì le ong come Msf, Save the Children hanno deciso di ritirarsi dai campi per l’assenza di sicurezza per i propri operatori. Anche Oxfam ha deciso di fermare le attività.

«Le richieste d’asilo sono rimaste bloccate dal 13 marzo fino ad inizio aprile, quando poi la Grecia con il ministro per le migrazioni Notis Mitarakis ha deciso di annullare lo stop alle richieste di asilo», sottolinea la presidente de Il Pulmino Verde Fernanda Torre. «Tale stop era stato deciso in seguito alla decisione della Turchia di aprire le proprie frontiere ai migranti, causando scontri e tensioni», aggiunge la Torre. Sono circa 6 mila le persone evacuate a fine marzo.

Nei Balcani situazione ancora più complessa. In Bosnia i numeri dei migranti nei campo sono alti. «Solo nel cantone di Unasana, al confine con la Croazia, ci sono 10 mila persone. Questi campi ovviamente non sono predisposti per permettere il distanziamento sociale. E le condizioni igienico sanitarie sono fuori dai canoni minimi accettabili», evidenzia Fernanda Torre.

La scorsa settimana l’Unione europea ha acconsentito alla costruzione lampo di nuovo campo a Lipa. «Si tratta di una zona completamente inaccessibile in quanto ubicata in uno spazio totalmente aperto», racconta la presidente de Il Pulmino Verde. «Questo campo servirà per ospitare buona parte dei migranti che si trovano in altri affollati», sottolinea la Torre. Il nuovo campo sarà dotato di 50 tende e 200 posti letto. «Si tratta di una decisione voluta da cantone di Una-Sana. Si tratta di una zona piena di mine che sicuramente non saranno state rimosse», conclude Fernanda Torre.

Ciro Oliviero

Redazione
ADMINISTRATOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Skip to content