Beneficiari RdC impiegati nei comuni

Beneficiari RdC impiegati nei comuni

L’ultimo Comune in ordine di tempo ad accedere a questa opportunità è Ottaviano, in provincia di Napoli

A gennaio è scattata la fase 2 del Reddito di Cittadinanza nei Comuni. I beneficiari hanno l’obbligo di svolgere i cosiddetti Puc. Progetti di pubblica utilità di almeno 8 ore settimane non retribuite da svolgere nel comune di residenza. La mancata adesione porta alla perdita del sussidio. Lo ha deciso il ministero del Lavoro che lo ha inserito nel Patto per il lavoro e per l’inclusione sociale.

L’ultimo Comune in ordine di tempo ad accedere a questa opportunità è Ottaviano, in provincia di Napoli. I percettori del Reddito di Cittadinanza saranno impiegati in attività di tutela del verde pubblico, in attività di vigilanza degli studenti durante le fasi di entrata e uscita dagli istituti scolastici. E ancora nella gestione della biblioteca comunale prossima all’inaugurazione, nell’aggiornamento della numerazione civica della città ed in altri progetti di pubblica utilità.

Lo scorso mese un altro Comune del napoletano aveva deciso di impiegare i beneficiari del RdC in progetti di pubblica utilità. Bacoli ha impiegato 36 persone sui circa 250 percettori del reddito. Ognuno per 16 ore settimanali (il massimo previsto dalla legge) non retribuite nella manutenzione di spazi pubblici e aree verdi, nel supporto a biblioteche e archivio storico, nella custodia dei luoghi pubblici e nel controllo delle attività didattiche all’aperto.

Redazione
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