L’Istat lo evidenzia da anni: le donne con disabilità sono più soggette delle altre donne a subire violenze, abusi e molestie. A rimarcarlo un’indagine di Fish Onlus. L’approfondimento della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, condotta assieme a Differenza Donna, è
ancora in corso ma dai dati elaborato dai 476 questionari già compilati emerge che sono state vittime di violenza il 32,1 per cento. Se si scava a fondo, aggiungendo isolamento, segregazione, violenza fisica e psicologica, molesti sessuali, stupro, privazione del denaro, la percentuale di chi si definisce vittima sale al 66 per cento.

Vera (Violence Emergence, Recognition and Awareness), questa il nome dell’indagine, evidenzia che in quasi l’80 per cento dei casi la violenza è commessa da una persona che la vittima conosce. In circa il 50 per cento dei casi si tratta del partner, attuale o passato, o di un altro familiare. Nel 22 per cento di un conoscente e nel 7,5 per cento di un assistente personale, operatore sociale, terapista. Uno sconosciuto è colpevole solo nel 20,9 per cento dei casi. Dal questionario emerge che il 34,4 per cento delle donne ha reagito di fronte alla violenza.