Antonio Esposito Ferraioli è stato un sindacalista. La notte del 30 agosto del 1978 due persone gli scaricarono addosso dei colpi di lupara che lo tramortirono. Morì un’ora più tardi all’ospedale di Nocera Inferiore. Tonino è una vittima innocente di camorra. A lui è intitolata la Masseria di Afragola, il bene confiscato più grande dell’area metropolitana di Napoli. Bene del quale, oltre agli enti gestori, si sono riappropriati i cittadini di Afragola e della provincia di Napoli. Da alcuni anni circa cento persone coltivano degli orti urbani. Oggi, in occasione della XXVI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, è stato pubblicato un bando per l’assegnazione di altri 120 orti urbani.

A ricordare e riveder le stelle. Come lo slogan lanciato da Libera in occasione di questa ricorrenza. Per «fare memoria e pensare al futuro della nostra comunità. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate», come si legge nella nota diffusa dall’associazione Sott’e’ncoppa. «Il passaggio dal ricordo alla memoria ci dà la possibilità di interrogare insieme il passato, per esprimere la cura e la responsabilità di cui è intriso il nostro impegno nell’oggi e nel domani», si legge ancora.

Le stelle sono intese come le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica. «Se da un lato sentiamo il dovere di essere custodi di un patrimonio storico fatto di eventi tragici e gesti di reazione e rottura, dall’altro abbiamo la necessità di portare le nostre battaglie oltre quel periodo, per saldarle alle emergenze sociali che schiacciano e indeboliscono le nostre comunità oggi. Sono le storie delle persone, vittime innocenti che tracciano e ridisegnano la linea del tempo, l’impegno nel presente per rigenerare i nostri territori», si legge infine nel comunicato.

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