Attraverso il progetto A piedi libero, messo su dalla onlus Semi di Libertà, Gianmarco Marzi insegna ai detenuti l’arte calzaturiera
Il carcere ti cambia la vita. Possono dirlo tutti quelli che ci sono stati. Sia quelli che sono usciti. Sia quelli che sono ancora in cella. Sia quelli che hanno cambiato vita. Sia quelli che, invece, continuano a pensare e ad agire come quando hanno commesso i reati che li hanno condotti dietro le sbarre. A cambiare la vita ai detenuti possono essere in molti. Tra questi ci sono senza dubbio gli ex detenuti. Quelli che hanno cambiato vita, che hanno trovato un lavoro. E che ora lo insegnano. Come nel caso di Gianmarco Marzi, che dentro Regina Coeli ci ha passato del tempo. Ora tornerà nel carcere romano. Ma non per qualche reato commesso. Lo farà per insegnare a realizzare calzature. Lo farà attraverso il progetto A piedi libero, messo su dalla onlus Semi di Libertà.
Il progetto prevede l’inclusione sociale dei detenuti attraverso un mestiere. Attraverso la realizzazione di calzature. Come quelle che lo stesso Marzi ha realizzato per Papa Francesco, al quale sono state consegnate dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, assieme ad un breviario in pelle realizzato dal laboratorio di pelletteria Fila Dritto. Il progetto prevede la formazione e la produzione dei tipici sandali capresi confezionati a mano con materiali made in Italy al 100 per cento.
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