Durante di noi, l’appello di Valentina Tomirotti

Durante di noi, l’appello di Valentina Tomirotti

La giornalista e attivista chiede al nuovo ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, di partire dal riconoscimento di questa figura

In Italia ci sono oltre 7 milioni di caregiver informali. Tali perché resta il nodo del riconoscimento di questa figura. In attesa che il parlamento faccia la propria parte, ci sono Regioni che guardano avanti. Come la Lombardia e la Puglia. Ma troppo spesso i caregiver si sostituiscono ad un’altra figura. Quella dell’assistente personale. Questo sì che è un lavoro a tutti gli effetti, ma che non è normato.

La giornalista ed attivista Valentina Tomirotti chiede al ministro per le Disabilità di prendere «in mano la situazione dell’assistenza personalizzata e istituisca la figura professionale dell’assistente personale». La Tomirotti è una persona con disabilità. Lei, che sta avviando in questi giorni il suo progetto di vita indipendente, evidenzia che la disabilità non è uguale per tutti. L’uguaglianza passa anche dal valore e dalla qualità dell’assistenza a cui le persone con disabilità possono accedere.

L’attività spiega la situazione generale dell’assistenza personalizzata partendo dal suo caso. Quello appunto del suo progetto di vita indipendente. «Serve sapere cosa si vuole, prendere decisioni importanti e tenere a freno le emozioni: potrebbe essere un piccolo grande stravolgimento di vita», racconta Valentina Tomirotti. In questa nuova avventura si rende necessaria la presenza di un assistente personale. E non è semplice trovarlo. «Le disabilità sono più o meno infinite e con esse anche i bisogni correlati, è complicato incastrarsi e ricercare la figura migliore che possa essere perfetta», aggiunge l’attivista.

Valentina Tomirotti scandaglia anche gli aspetti legislativi della situazione che la vede protagonisti assieme a milioni di italiani. «Sentiamo spesso parlare di legge sul dopo di noi, che pensa sì al futuro, a quando il supporto famigliare non ci sarà più, ma non lavora, non progetta nel durante noi, sull’oggi, sulla possibilità di costruire un iter di servizi partendo dalla situazione attuale e portandoli avanti finché si ha necessità», spiega la Tomirotti. Rispetto a tante altre persone con disabilità, la figura che lei cerca deve essere anche disponibile ad accompagnarla nei viaggi di lavoro per più giorni. Da qui il suo appello al neo ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, di partire proprio dal durante di noi.

@dalsociale24

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