Uno studio dei ricercatori dell’Università di Plymouth ha certificato che le reti da pesca contribuiscono all’inquinamento da microplastiche negli oceani. Una rete nuova disperde 20 frammenti di microplastiche per metro quadrato. Una rete utilizzata da dieci anni arriva a disperdere fino a 760 frammenti per metro quadro. Lo scorso gennaio l’acquario di Livorno ha installato una rete costituita da una bioplastica che servirà per la riforestazione della Posidonia oceanica. Le reti da pesca possono anche servire a catturare rifiuti. Come quella ideata da The Ocean Cleanup. Quella della ong che tutela degli oceani, è una sorta di gigantesca rete da pesca a forma di U che cattura i rifiuti di plastica.

Sarebbero circa 100mila i chili di rifiuti dispersi in mare. Dei quali la maggior parte in plastica. E di questi, una parte consistente è costituita da oggetti provenienti dal mondo della pesca. La rete cattura rifiuti System 03 è progettata per intrappolare anche i detriti più piccoli, come le microplastiche. Secondo gli studi della ong, grazie a questo strumento, entro il 2040 potrebbero essere raccolti dal mare circa il 90 per cento dei rifiuti.

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