La drammatica prima pagina de Il Mattino di 42 anni fa, che titolava Fate presto! in riferimento al terremoto che in Campania tremò e distrusse, diventa simbolo della crisi climatica. A richiamare l’attenzione sull’emergenza climatica è Teachers for Future Italia. In occasione della Giornata della Terra il movimento di insegnanti per l’ambiente evidenzia che non solo il pianeta è in pericolo, ma le nostre stesse possibilità di sopravvivenza.

«Dobbiamo evitare l’innalzamento del livello del mare, la mancanza di acqua, il caldo torrido, le tempeste, l’estinzione di molte specie di piante e animali, insomma permettere a noi tutti di non peggiorare le nostre condizioni di vita», si legge nel comunicato di Teachers for Future Italia. Un allarme lanciato anche dall’Onu. Un problema che si è acuito con la pandemia e la guerra. Allevamenti intensivi, inquinamento, energia da fonti fossili, agricoltura non a km zero sono ulteriori danni al pianeta e all’uomo.

Dobbiamo raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra entro la metà del secolo per mantenere la temperatura globale al di sotto di 1,5 gradi centigradi. Anche l’Earth Day lancia l’appello. «Unisciti a noi per conoscere alcune soluzioni chiave che ci aiuteranno a realizzare le riduzioni di gas serra necessarie entro il 2030 per rispettare l’accordo di Parigi», si legge nella nota dell’organizzazione internazionale.

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