Il diritto al vaccino degli irregolari

Il diritto al vaccino degli irregolari

Nonostante l’Aifa abbia indicato che debba essere somministrato anche a chi è senza permesso di soggiorno, governo e Regioni non li includono nel piano

Sul sito dell’Aifa c’è una voce sul diritto alla vaccinazione da Covid-19. «Tutte le persone residenti o stabilmente presenti sul territorio italiano, con o senza permesso di soggiorno, che rientrano nelle categorie periodicamente aggiornate dal Piano Vaccinale». Questa la dicitura che apre a tutti l’esercitazione del diritto di vaccinarsi. Nella pratica la storia è diversa. Chiunque abbia prenotato per sé o per altri sa bene che per farlo è obbligatorio inserire il numero della tessere sanitaria valida. Questo, di fatto, esclude i circa 800 mila irregolari dal piano vaccinale.

Vari sono stati gli appelli giunti da più parti. Ad oggi inascoltati dal governo centrali oltre che dalle Regioni. Nonostante sia evidente che la vaccinazione degli irregolari, di chi vive per strada, consentirebbe di mettere al sicuro anche quanti, soprattutto non ancora vaccinati, possono entrarci in contatto per qualsivoglia motivo. Una sola Regione ha dato indicazioni sulla vaccinazione delle persone irregolari. Si tratta della Liguria, dove si stima siano circa 10 mila gli stranieri senza regolare permesso di soggiorno. Da una settimana è stata attivata la modalità di prenotazione per le persone non registrate nel Servizio Sanitario Regionale.

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Altra regione dove la presenza di stranieri irregolari è elevata è la Campania. Con la provincia di Caserta a cui spetta il primato. Per questo motivo Caritas, ex Canapificio, Caserta Solidale e Castel Volturno Solidale hanno avanzato un mese fa la proposta di modificare la piattaforma Soresa, in modo da garantire l’accesso anche agli irregolari. Regione Campania e Asl di Caserta stanno valutando la richiesta. Le associazioni hanno incontrato l’assessore alla Legalità della Regione, Mario Morcone, che sta vagliando la possibilità.

Stando ai dati diffusi dalla Caritas nel 2019, sarebbero quasi 49 mila le persone che si trovano in questo stato nella sola provincia di Caserta. Le associazioni proponenti hanno attivato uno sportello informativo per tutti gli stranieri che intendono approfondire la conoscenza del vaccino. Ad oggi sono una quarantina gli immigrati regolari che si sono prenotati per i due Astraday organizzati alla caserma Ferrari Orsi. Tra gli irregolari quelli maggiormente propensi sono ghanesi ed ivoriani, dato che nei loro Paesi d’origine i risultati della campagna vaccinale sono positivi.

La richiesta di somministrare il vaccino a chi vive una fragilità sociale, tra cui chi è senza una casa, migranti, richiedenti asilo, è arrivata anche dal presidente del coordinamento Misericordie dell’area fiorentina, Andrea Ceccherini.

@dalsociale24

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