Vaccini, priorità ai fragili poi categorie economiche

Vaccini, priorità ai fragili poi categorie economiche

La richiesta arriva dalla vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan, dopo che lo aveva chiesto anche De Luca

Le indicazioni del ministero della Salute prevedono che in questa fase siano vaccinate prioritariamente le persone fragili. Quelle che rientrano nel comma 3 dell’articolo 3 della legge 104 del 1992. E con loro i caregiver. Ma l’Italia non si muove omogeneamente. La Lombardia, ad esempio, è molto indietro. Come testimoniano i racconti di Alessandra Casula e di Nicolò Cafagna. Quest’ultimo proprio stamattina conferma di non aver ricevuto comunicazione per l’inoculazione domiciliare del vaccino. Ma questo vale anche per altre regioni.

Da più parti è arrivato l’appello a fare presto. A terminare la vaccinazione delle persone fragili. Tra gli ultimi la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan. «Il governo indichi con chiarezza le priorità del Piano vaccinale, che devono contemplare sicuramente il completamento della vaccinazione delle persone fragili e quelle più a rischio», ha detto l’esponente del Gruppo Misto. A seguire, per la Rostan, vanno vaccinate alcune categorie economiche, come il turismo, «settore che ha sofferto più di tutti la crisi e, al tempo stesso, quello che per primo può guidare la ripartenza economica».

Si muove nel solco tracciato dal governatore della Campania Vincenzo De Luca la deputata campana. L’ex sindaco di Salerno aveva indicato proprio questo come comparto nevralgico per la ripresa economica. A partire dalle isole, alle quali la Rostan aggiunge «tutti gli altri siti turistici di pregio del nostro Paese. Senza voler privilegiare nessuno, ma da qualche parte si deve pur ricominciare in attesa dell’immunità di gregge». Quella famosa immunità di gregge che l’Inghilterra, fino a qualche mese fa più dietro rispetto all’Italia, ha raggiunto oggi. E anche Germania, Francia e Spagna sono più avanti del Belpaese.

La Campania non è la sola a premere sull’acceleratore delle attività economiche. L’Emilia-Romagna si prepara per la vaccinazione dei lavoratori direttamente in azienda. Da un lato, per accelerare la campagna vaccinale, dal lato per consentire le riaperture delle attività produttive.

@dalsociale24

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