Anziani e disabili spesso hanno difficoltà a spostarsi dalle proprie abitazioni. Possono necessitarne per andare dal medico, a fare la spesa, a fare una semplice passeggiata. Se non hanno parenti disponibili sono costretti a restare reclusi. Nel 2020 era stata varata la misura dei buoni taxi, volta ad agevolare l’uso di taxi e servizi di noleggio con conducente per le persone con mobilità ridotta o appartenenti a fasce economicamente deboli. Ci sono, in molti comuni, dei servizi di volontariato per l’accompagnamento. Il taxi sociale. Dal Friuli alla Puglia. Qualche tempo fa li abbiamo raccontati.

Ci sono dei comuni che si aggiungono alla lista. L’ultimo in ordine di tempo è stato quello di Caiazzo, in provincia di Caserta. Il servizio è rivolto ad anziani e persone con disabilità che non hanno la possibilità di usufruire del servizio di trasporto pubblico o di un mezzo privato. Il servizio può essere richiesto per necessità di tipo sanitario, come andare dal medico di base o da uno specialista, in un raggio di 25 chilometri da Caiazzo. In questi giorni è partita una prima fase sperimentale che durerà fino a giugno. Questo periodo servirà a monitorare la fattibilità e la fruibilità degli utenti.

«L’obiettivo della nostra amministrazione – affermano il primo cittadino Giaquinto e gli assessori Petrazzuoli e Di Sorbo – è quello di migliorare sempre di più il benessere delle persone affette da patologie, appartenenti alla terza età e portatrice di handicap. Per questo motivo, abbiamo deciso di istituire il taxi sociale come importante risposta alle esigenze di mobilità delle fasce deboli della popolazione».

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