Solo l’1,5 per cento del budget del servizio sanitario nazionale viene investito in odontoiatria pubblica. Solo il 40 per cento delle persone va dal dentista. Di questi, l’87 si rivolge ai privati. Da questi dati emerge chiaro che il diritto alla salute non può essere garantito alle fasce più deboli, che non si sottopongono alle cure. Alessandria prova ad andare in controtendenza, attraverso il modello degli Asili Notturni di Torino. I locali di via Buonarroti 1 nel quartiere Cristo ospiteranno un ambulatorio solidale. Prestazioni oculistiche ed odontoiatriche saranno gratuite per persone in stato di necessità, attraverso una équipe di professionisti volontari. 

Il taglio del nastro dell’ambulatorio è arrivato questa mattina presso i locali messi a disposizione in comodato d’uso gratuito dal Comune di Alessandria. A segnalare i pazienti saranno gli assessorati alle Politiche sociali dei Comuni ed i servizi sociali del territorio e all’organizzazione di servizi sociali di Alessandria Cissaca. Il progetto è stato finanziato attraverso il bando Nessuno escluso, vinto da Regione Piemonte e fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. È stato così finanziato l’acquisto di macchinari, strumentazioni e materiali di consumo. La Regione ha invece investito 140mila euro su tutto il Piemonte. La sede di Alessandria si affianca infatti a quelle di Torino, Genova, Massa Marittima, Perugia, Taranto, Sassari, Ivrea e Pinerolo.

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L’assessore regionale alla Casa e alla Famiglia, Chiara Caucino, parla di «giornata importantissima. Questo significa che il diritto alla salute, in queste condizioni, non può essere garantito alle fasce più deboli, le quali, dissuase dal peso economico, non si sottopongono alle cure, con tutte le conseguenze del caso». 

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