Nei prossimi due anni il progetto coinvolgerà tre biblioteche della periferia napoletana, tra la IV e la VI Municipalità
Nasce un nuovo progetto che vede coinvolte le biblioteche dell’area est della città di Napoli: Perife-Biblio, Ricostruire il Sistema Bibliotecario Napoletano partendo dalle Periferie. Vincitore del bando Biblioteche e Comunità la progettualità, parliamo di ben 120 mila euro di risorse sul territorio, è promossa e finanziata dal Centro per il libro e la lettura (Cepell) e Fondazione con il Sud. Perifebiblio durerà due anni e coinvolgerà tre biblioteche della periferia napoletana, la biblioteca G. Andreoli, sita nella IV municipalità, e le biblioteche P. Cozzolino e G. Deledda nella VI municipalità.
Il progetto andrà a creare nuovi spazi di crescita e socializzazione, soprattutto in quartieri in cui i luoghi di cultura e aggregazione rischiano di essere insufficienti. Come dichiara Pietro Sabatino, presidente dell’associazione Noi@Europe, ente capofila del progetto con il progetto Perife-Biblio, «proviamo a prenderci cura delle biblioteche napoletane, partendo da luoghi considerati critici, cioè da tre biblioteche di quartieri periferici napoletani. L’obiettivo è quello di sperimentare ed estendere un nuovo modello di governance per le biblioteche comunali partendo proprio dalla periferia est. Alla Deledda a Ponticelli, alla Cozzolino a Barra, all’Andreoli al Rione Luzzatti proveremo a incrementare il livello dei servizi esistenti, come l’orario di apertura, e ad aggiungerne tanti altri».
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Nello specifico, continua Sabatino, ci saranno «corsi di lingua, sportelli di orientamento, eventi culturali, laboratori per bambini, una nuova comunicazione, e tanto altro ancora. Tutto questo per dare vita alle biblioteche in territori considerati complessi e farle diventare luoghi vitali, colorati, con la fruizione della cultura a fare da collante per l’aggregazione e il benessere delle comunità.
«Trovo interessanti gli indicatori statistici sul numero di biblioteche per numero di abitanti (e, in particolare, di minori) di un territorio: ci dicono molto sul livello di cultura, di aggregazione sociale di quel post», commenta il presidente di Fondazione Con il Sud ed ente finanziatore del progetto, Stefano Consiglio. «Sì, perché la biblioteca non solo è uno spazio di fruizione e comunità. La biblioteca è un seme di sviluppo soprattutto per le periferie, che oggi più che mai rischia di essere sostituito dagli schermi dei device e che va difeso, adattato a tempi, agli orari lavorativi, alle tecnologie, alle necessità reali. È questo il senso del Bando che promuoviamo insieme al Cepell, in collaborazione con le amministrazioni comunali: un esempio di proficua collaborazione tra pubblico e privato sociale, in cui il terzo settore ancora una volta assume un ruolo centrale», conclude il numero uno di fondazione Con il Sud.
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