A Milano il Muro della gentilezza

Al Tempio del futuro perduto sito in via Luigi Nono

Arriva a Milano il Muro della gentilezza, un luogo dove chiunque può lasciare qualcosa da donare ai più bisognosi. Scarpe, abiti, cappotti, libri. C’è chi ha portato cuscini, spazzolini. Chi ha pensato ai più piccoli lasciando dei pannolini. Si tratta di un vero e proprio muro. Quello davanti al Tempio del futuro perduto, il collettivo che sta ristrutturando uno spazio abbandonato della Fabbrica del vapore, sito in via Luigi Nono.

Dall’inaugurazione di martedì 7 gennaio sono state decine le persone che si sono avvicinate. Chi per curiosità. Chi per donare. Chi per approfondire la conoscenza della campagna che sta aiutando i più bisognosi di Milano. Una campagna arrivata nel momento giusto dell’anno. L’inverno nel capoluogo lombardo è infatti rigido e le persone che vivono in strada necessitano sempre di un cappotto o una coperta in più.

Si tratta di «un muro in cui a qualsiasi ora si potranno trovare appesi vestiti invernali ed estivi, beni di prima necessità, libri e molto altro. Per chi ne ha più bisogno – hanno scritto su Facebook – ma anche per la comunità del quartiere e la cittadinanza intera. Il Tempio è da due anni un punto di raccolta permanente di vestiti usati che vengono poi destinati a senzatetto e missioni umanitarie».

ALTRI CASI
I Muri della gentilezza sono nati in Iran. Si sono sviluppati in diversi Paesi, tra i quali la Svezia. Anche in Italia ci sono diverse esperienze. Nel febbraio dello scorso anno è stato attivato a Bari il Muro della solidarietà. L’apertura di un altro Muro della Gentilezza è stata proposta anche a Bologna lo scorso settembre dalla consigliera di Coalizione civica Emily Clancy. A San’Anastasia, in provincia di Napoli, il Muro della solidarietà è stato inaugurato a fine settembre 2019.

Redazione
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