Furti alla Masseria Ferraioli, duro colpo

Furti alla Masseria Ferraioli, duro colpo

La denuncia del direttore del bene confiscato di Afragola, Giovanni Russo

Nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 gennaio ignoti hanno smontato e rubato numerose impalcature del cantiere esterno alla Masseria Ferraioli di Afragola. I ladri sono entrati anche nel corpo di fabbrica destinatario della ristrutturazione rubando ulteriori materiali e attrezzature. «È un’azione che non può essere stata perpetrata da una o due persone, nè in poco tempo. A questo va aggiunto le telecamere, sia ora, sia nel passato, non hanno destato preoccupazione alcuna nei malviventi», ha detto a dalSociale24 il direttore della Masseria Ferraioli, Giovanni Russo.

Quello inflitto la scorsa notte ai danni del bene confiscato più grande dell’area metropolitana di Napoli non è il primo atto intimidatorio. E a volte arriva anche dalle istituzioni. Come nel caso dei progetti del canile e dello svincolo autostradale che andrebbero a cancellare il bene confiscato per come lo si conosce oggi.

Quest’ultimo è un duro colpo al cantiere del Pon Legalità che soffre già enormemente dell’inerzia amministrativa che il Comune di Afragola porta avanti da giugno 2018. Un duro colpo per gli enti gestori della Masseria Ferraioli, la ditta appaltatrice dei lavori e le migliaia di persone che in questi anni hanno animato e portato avanti questo percorso di riscatto e contrasto alla camorra di cui i nostri territori hanno tanto bisogno.

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«Non sarà questo ennesimo atto intimidatorio a fermarci ma al contempo rinnoviamo il nostro invito a cittadini, associazioni e scuole a venire in Masseria per riappropriarsi, concretamente e con tutti noi, del maltolto dei clan e far vivere quotidianamente questo spazio», ha affermato Giovanni Russo. Un appello anche alle istituzioni, in particolare al ministro dell’Interno Piantedosi ed la Prefetto di Napoli Palomba. «Chiediamo nuovamente di rafforzare il lavoro congiunto volto a dare certezza alla conclusione dei lavori del Pon Legalità e ad arginare le troppe minacce che arrivano all’indirizzo del bene confiscato», aggiunge il direttore della Masseria Antonio Esposito Ferraioli.

La vita ed il futuro del bene confiscato non riguardano solo Afragola. È una battaglia che riguarda tutti. «Una battaglia che si combatte tra chi per oltre 20 anni ha lasciato il bene confiscato abbandonato e chi invece da 6 anni lotta per restituirlo alla collettività. Una battaglia tra chi ruba, minaccia e intimidisce per affermare la propria supremazia e chi invece crede e lavora quotidianamente su un modello di società senza camorra e malaffare. Noi ci siamo schierati. Chiediamo allo Stato di fare lo stesso, al nostro fianco», conclude Russo.

@ciro_oliviero

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